9 novembre

Questa è una di quelle date che mi piacciono davvero. Da due ore leggo i diversi articoli sulla caduta del Muro di Berlino, e non posso non pensare alla storia di questa città, così colpita dalla combinazione della tragedia nazista e del regime comunista che l'ha divisa in due per anni.

Leggo che oggi, alla Porta di Brandeburgo, "il Muro cadrà di nuovo: più di mille parallelepi­pedi di polistirolo alti due metri e mezzo, dipinti da artisti ma soprattutto da giovani studenti, sono stati installati da due giorni, pronti a cadere verso sera in un effetto domino che passerà per il Reichstag, la Porta di Brandeburgo, il memoriale all'Olocausto e arriverà nella Potsdamer Platz".

Bello.

E per associazione, oggi mi sono ricordata di un progetto che avevo scoperto qualche anno fa. E in questo blog, che parla di progetti, di alberi, e di cose miste, racconto di cosa si tratta.

C'è un sito, c'è la storia di Anne Frank, e c'è una comunità molto speciale composta da persone e scuole che credono nel rispetto reciproco e nella libertà, senza distinzione di provenienza, di religione o di opinione politica.

Anne Frank guardava spesso dalla finestra della soffitta il castagno nel cortile dietro il nascondiglio e lo descriveva anche nel diario. Oggi l'albero, che ha più di 150 anni, è malato, ma on-line continua a vivere. Il 1° febbraio 2006, nella Casa di Anne Frank, Emma Thompson ha inaugurato l'Albero di Anne Frank. L'attrice ha posato la prima foglia sull'albero e ha parlato del legame personale che la unisce ad Anne Frank. Da allora, ogni persona può posare la propria foglia sul castagno virtuale, realizzato utilizzando immagini dell'albero vero, e può scrivere un messaggio che parli di sé e mantenga in vita gli ideali di Anne Frank.

Ed ecco la mia foglia, lasciata il giorno in cui ho scoperto il progetto.

alberoAnneFrank

www.annefranktree.nl

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