Brain Calling Fair 2011

L'anno scorso, per la prima edizione di questo evento, mi sono innamorata dell'idea e dei risultati, sperando con tutta me stessa che si potesse replicare in futuro. Ed eccomi qui, ad un anno preciso di distanza, a ricordare la possibilità di partecipare alla seconda edizione.

Brain Calling Fair è una iniziativa di American Chamber of Commerce in Italy, patrocinata anche dal Politecnico di Milano, che si svolgerà il prossimo 13 e 14 maggio a Milano, negli spazi di Palazzo delle Stelline.

Obiettivo di Brain Calling Fair è quello di favorire l'incontro tra imprese e candidati - giovani e meno giovani - per uno scambio virtuoso di idee, professionalità ed esperienze.

I candidati avranno la possibilità di sottoporre le loro idee o progetti direttamente alle grandi aziende protagoniste del mercato mondiale.

La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico. :)

Il potere segreto del tempo

In questo momento della mia vita in cui il tempo corre, ed insieme rallenta, e mi regala giorni incredibilmente impegnativi oppure pomeriggi interi al sole, curiosando in rete ho trovato una lezione speciale. La RSA, "Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures and Commerce", sperimenta un metodo che da piccolina usavo tanto anche io, giocando con la mia mamma!

Il potere segreto del tempo

In questo video, lo speech dello psicologo italoamericano Philip Zimbardo sul tema di quanto la nostra percezione del tempo influenzi tremendamente il nostro lavoro, la nostra salute e, in generale, il nostro benessere. Scelto ad hoc! :)

Quando i PM diventano mamme...

"Ma tu hai fatto la WBS anche della tua gravidanza?!" mi hanno più volte chiesto in aula in questi mesi. Ed io: "No, figuriamoci!" ho sempre risposto. Confessando, subito dopo, che per il mio matrimonio, invece, avevo WBS e perfino Network Diagram! :) Ma dentro di me, lo ammetto, ho sempre pensato che sarebbe stato un po' folle, ma non del tutto inutile!

Ed ecco che ieri, girando qui e là  sui blog da mamma, ho trovato una PM mamma doc, fresca fresca di formazione, organizzatissima, certamente buffa, forse in parte eccessiva, ma che si aggiudica citazione e foto sul mio blog!

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Io, invece, mantengo la promessa di gennaio, e continuo a "studiare" disorganizzazione e caos! :)

Inspiring Books

In questo inverno così speciale, in cui Antonella Project Manager impara a non fare troppi progetti ed a non usare il Gantt per misurare i tempi della bimba in arrivo, è arrivato nelle librerie italiane un libro fantastico.

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"Mess: the manual of accidents and mistakes" di Keri Smith: un libro pensato per tutti coloro che sono stanchi di avere tutto sotto controllo, di mantenere l'ordine, di non poter gridare e ridere sguaiatamente.

Queste pagine chiedono proprio l'opposto: strappare, sporcare, disordinare, accartocciare, urlare.

Le uniche regole da ricordare sono:

1) non cercare di fare solo cose belle

2) non pensare troppo

3) non smettere di fare

Bellissimo. Ne fossi solo capace! :)

Un anniversario importante

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Progetti buoni e belli. :)

Come, per esempio, quello che conferma la collaborazione sul tema dei diritti dell'infanzia fra la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e Triennale Design Museum.

Quest'anno, in occasione del 21° anniversario, i bambini e i ragazzi che parteciperanno ai laboratori organizzati da TDMKids (la sezione didattica del Triennale Design Museum), saranno invitati a giocare e a lasciare un "pezzetto di sè sul tema dei diritti dei bimbi. Potranno inventare un disegno o scrivere una breve frase o anche solo una parola, una richiesta, un desiderio su materiali appositamente predisposti e messi a disposizione.

I lavori dei bambini e dei ragazzi verranno raccolti e conservati dallo staff ella Bicocca e troveranno uno spazio sul sito del Triennale Design Museum www.triennaledesignmuseum.it.

Appuntamento per il 20 novembre, in Triennale, a Milano!

Progettare la città oggi

La grande trasformazione di Milano in vista dell'Expo 2015 necessita di essere ripensata, oggi. In questo laboratorio, guidato da Isao Hosoe affiancato da Masaya Hashimoto e Lorenzo De Bartolomeis, i partecipanti sono chiamati a giocare con le idee per progettare servizi per la comunità  di Milano, usando come supporto il gioco Play40, che si ispira al tradizionale gioco giapponese del karuta, basato sull'associazione immediata di immagini e parole.

Due mazzi ciascuno di 40 carte: le carte del primo mazzo presentano una parola e un'immagine, le altre un breve commento alle stesse parole e immagini: un suggerimento, un approfondimento, una prospettiva da esplorare. Più quattro carte bianche. Sono carte da gioco, ma il gioco è diverso da quelli tradizionali del mondo occidentale: non è fondato sulla razionalità , sul calcolo o sul rischio. E' un gioco di associazione tra immagini, parole e concetti. Queste carte servono per giocare con le idee. E per farne nascere di nuove.

Isao Hosoe nasce a Tokyo nel 1942. Dopo gli studi in Ingegneria aerospaziale presso la Nihon University di Tokyo, dal 1967 vive a Milano. Ha insegnato al Politecnico di Milano, a Domus Academy, all'Elisawa di Barcellona, all'ISIA di Firenze, a Les Ateliers di Parigi, al RISD di Providence, all'Università  di Lisbona. Ha ricevuto, tra gli altri premi, il Compasso d'Oro, il Premio SMAU, il Good Design Award del Chicago Athenaeum, il premio Red Dot, il Good Design Award in Giappone. Collabora con numerose aziende, tra cui Arflex, Belli e Forti, Bisazza, Bosch Telecom, Cassina, Fiat, Fujitsu, Isa, Itoki, Loccioni, Luxit, Mitsubishi, Palazzoli, Philips, Piaggio, Sacea, Sacmi, Segis, SNCF, Steelcase Strafor, Tiffany, Tonelli, Valenti, Zanussi. In collaborazione con il Gruppo Loccioni ha sviluppato il progetto Play Factory, di cui il gioco Play 40 è parte integrante.

Il workshop, che si terrà  l'11 ottobre alle ore 14:00, a Milano, negli spazi della Libreria 121+ di via Savona 17/5, terminerà con la presentazione degli elaborati, tutti illustrati da una giovane promessa dell'illustrazione.

Io ci sarò, in prima fila, con la mia copia di carte personale, un po' "vissuta" per le tante aule in cui mi ha accompagnata, ma ormai parte dei miei giochi e del mio modo di fare formazione.

play-40

Progetti in erba

Ecco un'altra delle buone idee che davvero mi appassionano, questa volta particolarmente armonica con il "prato" ideale in cui cresce il mio Albero dei Progetti! :) All'interno di un percorso di sviluppo di modelli di Project Management nelle scuole primarie, il Comune di Gorizia, con il patrocinio del PMI-NIC di Milano (ideatore del "Kit per la scuola primaria") e della società  BensaPM, ha istituito "PROGETTI IN ERBA" - Premio per gruppi di bambine e bambini delle scuole primarie del Comune di Gorizia.

Il progetto, il cui obiettivo primario è di promuovere la cultura di Project Management nel contesto scolastico e della didattica, sarà presentato il 15 settembre alle ore 14:45, nella sala Henrik Tuma presso il KB Center di Corso Verdi 51 di Gorizia, ed in questa occasione saranno illustrate le finalità del premio e le caratteristiche del "Kit per la scuola primaria" ed i risultati delle esperienze avute in altre città d'Italia.

Il bando prevede la realizzazione di un progetto di interesse scolastico su uno di questi temi:

  • sicurezza sul lavoro
  • educazione alla pace ed alla integrazione culturale
  • sviluppo sostenibile ed ecologia

ed è riservato a gruppi di bambine e bambini tra i 6 e gli 11 anni del Comune di Gorizia, rappresentati da un insegnante con funzione di PM e Referente.

Raccolta iscrizioni entro il 29.10.2010 Selezione vincitori entro il 20.04.2011

http://www.progettinerba.org

progetti-in-erba

Buone vacanze!

Albero dei Progetti va in vacanza, in Puglia, tra gli ulivi. Forse ci sarà spazio anche per una gita ad Otranto, perché ci sono luoghi che è necessario vivere almeno una volta all'anno, ed Otranto è uno di questi.

Anche perché c'è un albero bellissimo nel mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto, realizzato tra 1163 ed il 1165 dal monaco Pantaleone.

L'immagine centrale attorno cui ruota l'opera è un maestoso albero che, partendo dalla porta situata nella parte inferiore del mosaico, giunge quasi fin sotto al presbiterio e rappresenta l'Albero della Vita.

Alberi, mare, vento, per far crescere felici tutte le idee per un autunno ricchissimo, quest'anno.

Mettere in pagina!

Cosa può fare di bello, nel sole di giugno, un Project Manager appassionato di libri ed innamorato di grafica? Può partecipare, il 6 Giugno alle 15:30, a Roma - Museo dell'Ara Pacis, lungotevere Augusta, ad un intensissimo laboratorio progettuale dove si mescolano griglie, testi, immagini, margini, pesi, formati, spazi, simmetrie, e molti altri elementi presi da alcuni libri per bambini di grandi grafici, per progettare un nuovo libro seguendo le regole dell'impaginazione.

Dopo, tutti a naso insù per non perdere la magia dell'Ara Pacis! :)

PMI Emea Global Congress 2010

Ogni anno leggo con interesse il programma di presentazioni e workshop dei Global Congress del PMI, ed ogni volta cerco, all'interno del panorama della ricerca internazionale, il filone di studio e di innovazione che mi è più caro. Chi mi conosce sa che sono molto legata all'idea di un Project Management flessibile, duttile, rispettoso delle diverse culture, che possa farsi strumento per i progetti e per chi lavora nei progetti in Africa.

Un Project Management che non sia una nuova colonizzazione, che orienti e guidi i progetti, ma che impari, allo stesso tempo, dall'Africa che parla con il linguaggio ed i tempi morbidi che ne hanno costruito la storia.

Quest'anno, nell'Emea Global Congress qui a Milano, la mia presentazione preferita ha un titolo in lingua Zulu e sarà  questa: "Umuntu Ngumuntu Ngabantu", di Matteo Coscia.

In italiano il titolo potrebbe tradursi con "io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo" e si ispira all'Ubuntu, un'etica ed un'ideologia africana che si focalizza sulle relazioni reciproche delle persone. A partire dal titolo, la presentazione svilupperà una interessante lettura antropologia di uno dei maggiori fattori critici di successo dei progetti, le persone.

Di seguito, l'abstract della presentazione in lingua inglese:

Umuntu ngumuntu ngabantu: a person is a person through other persons. People without roles and roles without people are often the cause of project failures. The sub saharian Zulu tribes survive each day in harsh environments recognising and being ready for each other. They call it surviving, we call it best practises. A little anthropology for project's success.

Learning Objectives

  • Pinpoint project and cultural weakness areas in the field of people recognition and role assignment.
  • Realise how crucial well defined roles are to project success.
  • Draw a parallel between real hard life and struggle with nature with complex project environments.

From the Zulu's dialect, the translation sounds like "a person is a person through other persons". These African people have to struggle to survive every day ... literally. They either eat lunch or they ARE lunch. When they greet each other they say "awu bona" (i see you) and the other person answers "ikhona" (i am here).

The Zulu's survival is based totally on recognition of roles and recognition of people. Emotional maturity ranks 4th in the critical project success factors in the 2008 chaos report published by the standish gruoup. People without roles and roles without people is the leading theme of this presentation, which taps into real life examples of successful and failed projects due to organisational mismatch.

Brain Calling Fair 2010

In questo blog mi piace parlare di belle idee, di buoni progetti, delle molte "contaminazioni" tra settori diversi, che si incontrano, per vie a volte nascoste, come le radici degli alberi nella terra.

Mi piace raccontare e presentare i progetti che incontro sul web, quelli di cui mi innamoro e che poi entrano a far parte del mio "albero" in evoluzione.

Ecco una buona idea da mettere in agenda. :)

Brain Calling Fair è una iniziativa di American Chamber of Commerce in Italy, patrocinata anche dal Politecnico di Milano, che si svolgerà il prossimo 12 e 13 maggio a Milano, negli spazi di Palazzo delle Stelline.

Obiettivo di Brain Calling Fair è quello di favorire l'incontro tra imprese e candidati - giovani e meno giovani - per uno scambio virtuoso di idee, professionalità ed esperienze.

I candidati avranno la possibilità di sottoporre le loro idee o progetti direttamente alle grandi aziende protagoniste del mercato mondiale.

La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico.

brain calling fair

Andiamo? :)

Tanti bambini (e tutti coloro che vorranno partecipare) disegnano e costruiscono un grande albero in piazza guidati dallo staff delle Edizioni Corraini insieme a molti degli storici collaboratori di Bruno Munari e ad alcuni giovani operatori che stanno avvicinandosi al suo mondo: una grande comunità di piccoli e grandi per imparare come cresce un albero, anche in città! Il laboratorio ideato e realizzato in occasione di Bolibrì, festival internazionale "a misura di bambino" interamente dedicato ai libri, per giovani e giovanissimi.

Bruno Munari uno

Bruno Munari tre

Bruno Munari due

Bellissimo, vero?!

TED fa omaggio al discorso di Steve Jobs

TED (Technology Entertainment Design) è una conferenza che si tiene ogni anno in California e, recentemente, ogni due anni in altre città del mondo.

La sua missione è riassunta nella formula "ideas worth spreading" - idee degne di essere diffuse - ed, in effetti, le migliori conferenze sono state pubblicate gratuitamente sul sito web del TED (www.ted.com).

Le lezioni, tenute da personaggi di spicco, guru e premi nobel, toccano temi globali o ambiti specialistici, nei campi della scienza, dell'arte, della politica, dell'innovazione. Lezioni da non perdere, davvero.

Come scrivere bene

  1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
  2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
  3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
  4. Esprimiti siccome ti nutri.
  5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
  6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
  7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
  8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
  9. Non generalizzare mai.
  10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
  11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
  12. I paragoni sono come le frasi fatte.
  13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile diqualcosa che il lettore ha già capito).
  14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
  15. Sii sempre più o meno specifico.
  16. L'iperboleè la più straordinaria delle tecniche espressive.
  17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
  18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
  19. Metti, le virgole, al posto giusto.
  20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
  21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso e! tacòn del buso.
  22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
  23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
  24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
  25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
  26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
  27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
  28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
  29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
  30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo,l’autore del 5 maggio.
  31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
  32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
  33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
  34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
  35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
  36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
  37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
  38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.
  39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
  40. Una frase compiuta deve avere.

(Umberto Eco, La Bustina di Minerva)

Non vedo l'ora di usarla nel mio prossimo corso di Comunicazione scritta! :)

TED fa lezione sulla creatività

Una buona lezione sulla creatività. :)

TED (Technology Entertainment Design) è una conferenza che si tiene ogni anno in California e, recentemente, ogni due anni in altre città del mondo.

La sua missione è riassunta nella formula "ideas worth spreading" - idee degne di essere diffuse - ed, in effetti, le migliori conferenze sono state pubblicate gratuitamente sul sito web del TED (www.ted.com).

Le lezioni, tenute da personaggi di spicco, guru e premi nobel, toccano temi globali o ambiti specialistici, nei campi della scienza, dell'arte, della politica, dell'innovazione. Lezioni da non perdere, davvero.

Aspettando Natale

Albero dei Progetti a Natale si regala un altro libro poco conosciuto e poco diffuso sugli scaffali delle librerie dei manager, ma tanto tanto bello! Auguri! natale_rodari_01

Si può viaggiare negli spazi interstellari a bordo di un cavallo a dondolo? Si può capitare su un pianeta dove ogni giorno è Natale, le vetrine non hanno vetri, gli orologi sono commestibili e hanno un sapore di cioccolata? Queste e altre ancora le domande che si rincorrono in un fantasioso resoconto di avventure spaziali dal ritmo ilare e dall'estro bizzarro. Completano il volume la descrizione del felice pianeta, le "poesie per ridere" e le "poesie per sbaglio" nelle quali Rodari colora di luci da caleidoscopio le figure di una fantasia ricca di umana simpatia, di speranza, di gioia di vivere.

L'illustratore di questo fantastico libretto è Bruno Munari, che di alberi se ne intende! :)